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Le immagini che ci arrivano dalla Repubblica Democratica del Congo, sono un duro colpo alla nostra coscienza

Vediamo tanti bimbi di Idiofa che in questi giorni non stanno andando a scuola. Gli insegnanti si rifiutano di tenere lezioni e sono in sciopero perché non ricevono lo stipendio da più di un anno dall’amministrazione pubblica. I bambini sono così lasciati da soli e si ingegnano per racimolare qualche soldo da portare a casa. Ognuno riempie sacchi di sabbia da utilizzare sui cantieri. Per ogni secchio riempito è previsto un piccolissimo rimborso. Vani sono stati i reclami portati avanti da Suor Anna. Proprio lei ci mostra un volto dell’Africa che troppo spesso dimentichiamo: quello della povertà estrema, delle disuguaglianze e della negazione dei diritti fondamentali. In un mondo dove l’istruzione è considerata un diritto inalienabile, questi bambini sono privati della possibilità di costruirsi un futuro.

Ogni giorno, diamo per scontato il diritto allo studio dei nostri figli. Non immaginiamo nemmeno che in altre parti del mondo, bambini della stessa età sono costretti a lavorare per sopravvivere, rinunciando al loro diritto all’infanzia e a un’educazione adeguata.

Le testimonianze di Suor Anna ci ricordano quanto sia importante sostenere le missioni che operano in questi contesti difficili. Solo grazie al loro impegno possiamo contribuire a cambiare la vita di questi bambini, offrendo loro un’opportunità di riscatto.

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